Impianti Climatizzazione
La climatizzazione, intesa come raffrescamento degli ambienti durante il periodo estivo, è uno dei confort di più recente diffusione. Tornando con la memoria a 15-20 anni fa, già un’ auto climatizzata era considerata un bene di lusso, mentre la climatizzazione dei locali era appannaggio quasi esclusivo di locali commerciali, banche e uffici. L’ avanzamento tecnologico nel settore condizionamento ha permesso di abbassare notevolmente i costi, ridurre gli ingombri e limitare i consumi, rendendo il climatizzatore un oggetto comune nelle nostre case.
Sebbene il concetto di “condizionamento” faccia subito pensare all’ abbassamento della temperatura dei locali, il beneficio maggiore della climatizzazione estiva è la deumificazione, ovvero la riduzione del grado di umidità relativa dell’ aria, che già da sola diminuisce il disagio causato dal “caldo”.
Questo fenomeno è dovuto al fatto che il nostro corpo emette costantemente acqua come risultato dei cicli biologici; in condizioni normali questa acqua evapora, ma se l’ aria è già satura di umidità questa evaporazione non avviene e le molecole di vapore acqueo condensano sulla pelle: ecco il sudore.
Vediamo adesso come possiamo migliorare il confort della nostra abitazione mediante un impianto di climatizzazione. Esistono tre tipologie di impianto:
- climatizzatori split o multisplit ad espansione diretta: è il tipo più diffuso, per il costo contenuto e la possibilità di poterloinstallare senza necessità di opere murarie, ma solo con qualche foro.
In questo tipo di impianto una unità “moto condensante”, costituita essenzialmente da un compressore frigorifero e da un condensatore ad aria, viene installata all’esterno dell’ abitazione (tipicamente su un balcone). Un foro nella muratura consente il collegamento idraulico ed elettrico, che prosegue all’interno di canalette o sotto traccia.Nei locali interni sono posizionati uno o più unità interne, dette split, nei quali avviene l’evaporazione del fluido frigorigeno. Gli split, pilotati tramite telecomando, aspirano l’aria interna rilasciandola raffrescata e deumidificata. L’ umidità sottratta dall’ aria viene convogliata sotto forma di acqua in tubazioni idrauliche ed espulsa nella rete.Con una piccola differenza di prezzo si può prendere un’ unità esterna in “pompa di calore“, che permette di produrre sia freddo che caldo.
Noi consigliamo sempre questa soluzione in quanto molto utile per il riscaldamento nelle stagioni intermedie, quando fa fresco ma ancora non è un freddo sufficiente per “accendere il riscaldamento”. - ventilconvettori ad acqua: questo tipo di impianto è comunemente utilizzato nei locali commerciali e negli uffici e di solito viene realizzato in fase di costruzione o ristrutturazione dei locali per assolvere le funzioni di riscaldamento invernale e raffrescamento estivo. Il principio di funzionamento è essenzialmente lo stesso degli split, con la sola differenza che lo scambio termico del gas frigorifero avviene nell’ unità esterna mediante raffreddamento di acqua.
L’ acqua refrigerata viene poi portata all’ interno dei locali tramite tubazioni coibentate e fatta circolare nelle batterie dei ventilconvettori; questi tramite il ventilatore integrato fanno passare l’ aria attraverso la batteria fredda causando la deumidificazione e l’ abbassamento della temperatura. - pannelli radianti: i pannelli radianti, oltre che per riscaldare, possono essere usati anche per raffrescare gli ambienti facendo circolare al loro interno acqua refrigerata. Si avrà così nell’ ambiente una piacevole sensazione di fresco naturale e l’ assoluta assenza di correnti d’ aria.L’ unico accorgimento da adottare in questi casi è quello di prevedere un metodo alternativo per la deumidificazione.